Cari Colleghi,
I giorni 27, 28, 29 e 30 gennaio (dalle ore 09,00 alle ore 14,00) saremo chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio dell’Ordine che resterà in carica per i prossimi quattro anni.
COME SI VOTA
Le operazioni di voto si svolgeranno nei locali dell’Ordine al Piano 0 del Palazzo di Giustizia ed alla conclusione dello scrutinio conosceremo gli eletti, in quanto il nuovo regolamento elettorale (emesso dal Ministero della Giustizia sulla scorta di quanto previsto dalla nuova legge professionale n. 247/12) non prevede il ballottaggio.
E’ quindi essenziale esprimere nell’unico turno di voto le proprie scelte e non perdere l’occasione di contribuire a determinare come l’Ordine degli Avvocati di Firenze dovrà essere gestito nel prossimo quadriennio.
Sempre a tenore del nuovo regolamento elettorale, è possibile esprimere il voto per tutti e ventuno i consiglieri da eleggere, con l’avvertenza però di stare attenti a rispettare la tutela di genere, pena la nullità della scheda (come chiaramente precisato dal vademecum opportunamente inviato dalla Commissione Elettorale, consultabile al seguente LINK) ed addirittura esprimere il voto per la lista nel suo intero, senza necessità di indicare i ventuno prescelti, apponendo un segno su questa soltanto.
PER COSA SI VOTA
Al di là della tecnica di voto, desideriamo però richiamare la Vostra attenzione sul merito della scelta che andrete a compiere perché forse mai come questa volta questa avrà un significato ed una portata che travalicano il riconoscimento di stima e simpatia al singolo candidato, configurano una vera e propria scelta di campo per quanto attiene alla seguente domanda: QUALE ORDINE VOGLIAMO ?
Vogliamo un Ordine che oltre a gestire amministrativamente gli innumerevoli compiti che gli vengono assegnati dalla sopra ricordata nuova legge professionale (formazione, scuola forense, difese d’ufficio, patrocinio per non abbienti, controllo effettività professione, controllo effettività tirocinio ecc.), si preoccupi di fornire a tutti gli iscritti servizi pressoché gratuiti che consentano di poter svolgere questa sempre più onerosa ed avara professione in maniera degna o vogliamo un Ordine che dismetta queste attività e lasci ciascuno di noi solo di fronte a tute quelle incombenze che la realtà (non ultimo la predetta legge professionale) ci impone?
LE NECESSITA’ DELL’AVVOCATO
Oggi come oggi (è stato detto e ripetuto) la professione di avvocato non si può più svolgere con l’ausilio dei soli quattro codici cartacei, chiusi nel proprio studio ed impermeabili al mondo esterno.
Occorre strutturarsi ed attrezzarsi per essere in grado di rispondere alle esigenze poste dall’ordinamento (vedi Processo Telematico) e (prima ancora) dalla nostra clientela.
Occorre dotarsi di strumenti di lavoro (punti d’accesso al PCT, abbonamenti a riviste ecc.) costosi e non alla portata di tutti; occorre inoltre adempiere costantemente e proficuamente agli obblighi di formazione continua, sempre più pressanti e onerosi sempre a seguito nella nuova legge professionale.
Possiamo decidere che di fronte a ciò debba valere la regola “ognun per sé e Dio per tutti” e contenere nel minimo le spese dell’Ordine con un immediato (ma illusorio) sollievo per gli iscritti al momento di pagare le tasse di iscrizione, o possiamo invece pensare che sia più giusto, più democratico e, alla fine, più LUNGIMIRANTE E VANTAGGIOSO PER TUTTI offrire ad ogni iscritto la possibilità di aggiornarsi e formarsi senza costi, di avere a disposizione postazioni di lavoro all’interno dell’Ordine (e quindi all’interno del Palazzo di Giustizia) ove mettere a profitto le ore che vi si devono trascorrere fra un’udienza e l’altra.
Gli investimenti che il nostro Consiglio dell’Ordine ha fatto per dotarci, pressoché gratuitamente, di quanto sopra e degli strumenti per affrontare efficacemente la sfida del processo telematico non costituiscano spreco dei nostri soldi, bensì INVESTIMENTO a favore di un’Avvocatura migliore e pronta alle difficili sfide che la attendono (pensiamo ai disagi che avrebbero avuto quanti di noi svolgono la propria attività in zone rientranti nel circondario di sezioni distaccate di tribunale soppresse (senza contare tutti gli altri servizi – biblioteca ecc. – dei quali gratuitamente il nostro Ordine ci consente di usufruire).
PER CHI SI VOTA
Ed allora, al di là dei tecnicismi del voto e delle simpatie personali, in questa occasione occorre il coraggio di compiere UNA SCELTA DI CAMPO e votare la LISTA INSIEME (LINK), non espressione di un’unica associazione, ma lista composita connotata dall’UNITARIA volontà di proseguire il lavoro intrapreso dalla precedente consiliatura.
Siamo sicuri peraltro che, come fatto anche in occasione dell’approvazione dell’ultimo bilancio, non appena se ne appalesi la possibilità il nuovo Consiglio non perderà l’occasione di diminuire ulteriormente le tasse professionali – COME GIA’ FATTO LO SCORSO ANNO IN MISURA SIGNIFICATIVA.
I compiti del Consiglio dell’Ordine sono innumerevoli (quello fiorentino deve, fra l’altro, anche dare supporto al Consiglio Distrettuale di Disciplina) e le risorse economiche per fare ciò possono essere attinte solo dagli iscritti; importante è constatare come i nostri soldi vengono spesi e, secondo noi, fin qui sono stati spesi bene NELL’INTERESSE DI TUTTI.
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