Le recenti sentenze delle SS.UU. della Cassazione (n. 2481 del 31/01/2017 e n. 2614 del 01/02/2017) hanno annullato le elezioni dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Latina e di Bari, in quanto svoltesi sulla base di un regolamento dichiarato illegittimo dal TAR del Lazio (si vedano le sentenze n. 8332 e 8334 del 2015).

Purtroppo, dobbiamo constatare che ancora una volta è toccato alla magistratura regolare la vita istituzionale dell’avvocatura.

Non vogliamo qui entrare nel merito delle pronunce delle Sezioni Unite della Cassazione. Ci pare invece urgente segnalare come, da un lato, la nostra Legge Professionale ed i suoi regolamenti attuativi abbiano mostrato nuovamente i propri limiti così come, dall’altro, il CNF ancora una volta abbia dimostrato tutta la propria inadeguatezza nel “governare” il sistema Avvocatura.

Le sentenze sopra ricordate ci portano a considerare come non sia più rinviabile una seria ed approfondita riflessione sulla riforma complessiva della legge n. 247/2012, nonché sulla necessità di una profonda riforma del Consiglio Nazionale Forense stesso.

E’ fin troppo facile ricordare come il barocco meccanismo dei regolamenti previsti dalla legge professionale (tra regolamenti impugnati, regolamenti inattuati e regolamenti annullati), non sia di alcuna utilità allo svolgimento della nostra vita professionale, ma anzi abbia rappresentato solo ed unicamente un freno, fornendo anche all’esterno una pessima immagine della nostra categoria.

Si rende invece necessario e non più rinviabile lo sviluppo di una seria riflessione e valutazione sulla funzione e sul ruolo che noi avvocati siamo chiamati e saremo chiamati a svolgere nella società, sia nel ruolo di soggetti vocati a tutelare i principi di legalità (e non esclusivamente nella giurisdizione), sia nel ruolo nuovo di imprenditori di noi stessi e della nostra professionalità.

Una nuova Legge Professionale ed un nuovo assetto della nostra architettura istituzionale non potranno prescindere dal confrontarsi con queste tematiche.

E’ fondamentale il contributo di ciascuno di noi per fornire una prospettiva all’intera categoria e soprattutto ai colleghi più giovani.

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